Paesaggio > Piano Strutturale del Verde

Università, professionisti ed amministrazione insieme per il nuovo piano del verde. L'assessore Simone Ceresoni ha presentato il nuovo strumento tecnico che regolamenta il verde urbano. Il piano strutturale del verde, approvato nell'ultima sessione del Consiglio Comunale, è infatti il frutto di un vero e proprio laboratorio permanente del verde a cui hanno partecipato docenti e studenti dell'università di Bologna e professionisti di Senigallia. Tutto coordinato dall'Amministrazione pubblica.

"Tutto è iniziato con un concorso di idee lanciato ad inizio mandato -ha spiegato Ceresoni-. Sono arrivate adesioni da tutt'Italia. Poi siamo passati ad una fase di osservazione e di analisi, con dei seminari e dei forum cittadini. Infine siamo arrivati a questo strumento tecnico. Questo strumento ha la capacità di sviluppare le linee strategiche di azione per il nostro paesaggio. É un piano attuale e volto al futuro che già prevede opere come la complanare e il parco della Cesanella. Insomma si tratta di una vera e propria bussola."

Il piano prevede sostanzialmente la preservazione e il potenziamento di due "corridoi ecologici" da nord a sud e dalla città al mare. La progettazione ha visto intrecciarsi i diversi aspetti del verde cittadino. La relazione fra i parchi urbani e le aree verdi, l'emergenze architettoniche, il sistema di giardini e parchi, i viali alberati, le piste ciclabili, il lungomare e i percorsi di campagna.

"Il grosso del lavoro -ha sottolineato il professor Alberto Minelli, dell'università di Bologna- è stato soprattutto quello di analisi e in seconda battuta quello di elaborazione del piano. Ci siamo concentrati sugli aspetti estetici, economici e logicamente ambientali. Ora Senigallia ha uno strumento innovativo e di ultima generazione." "Con questo strumento -ha continuato la professoressa Simona Tondelli, sempre dell'università di Bologna- il verde non è più semplicemente ai margini ma diventa un elemento guida. Lavorare su Senigallia ci ha dato la possibilità di confrontarci con una stragrande varietà di verde. Dai parchi al litorale fino ai terreni agricoli. Un grande pregio della città."

In sostanza il piano indicherà agli amministratori cittadini le linee guida da seguire per una corretta progettazione del verde urbano. Al piano hanno collaborato, oltre che le università, anche diversi professionisti del territorio. Si tratta degli agronomi Daniele Marzi e Alessandro Pettinari, degli architetti Silvio Argentati, Monica Bocci, Michele Gasparetti e Roberto Zappacosta.

"L'organizzazione del verde è molto importante in questa particolare fase storica -ha sottolineato l'architetto Argentati-. Bisogna aumentare l'attenzione verso quest'aspetto." "Accanto a questo -ha continuato l'architetto Gasparetti- c'è una chiara finalità estetica. Bisogna pensare al verde come un vero e proprio sistema arterioso." "In quest'occasione la città di Senigallia ha dimostrato un'importante lungimiranza -ha commentato l'architetto Bocci-. Piani del verde come questi sono molto rari in Italia". "L'acqua, la mobilità e l'architettura sono punti importanti di questo piano -ha concluso l'architetto Zappacosta-. Sono molto contento di aver partecipato al progetto"